Rifugio Serot

Al Rifugio Serot trovi tre sale interne dal carattere autentico di montagna: travi a vista, legno, pietra e un’atmosfera calda che invita a stare insieme.

La sala principale, con il suo grazioso caminetto sempre acceso nei giorni freddi e la grande vetrata affacciata sulla valle, regala calore e panorama anche d’inverno.
Accanto c’è una sala che conserva i vecchi pavimenti in pietra, memoria viva della storia del rifugio, e una grande veranda che possiamo chiudere e riscaldare quando serve, perfetta anche nei mesi più freddi.

Con tutti questi spazi possiamo arrivare a circa 200 posti a sedere, perfetti per matrimoni, feste e grandi tavolate.

Anna

Ad accogliervi ci sarà Anna, la nostra chef de rang e vero volto del rifugio.
Con il suo sorriso e la sua esperienza vi farà sentire subito a casa: vi guiderà tra i piatti del giorno, saprà consigliarvi i migliori vini della nostra cantina o farvi scoprire le birre artigianali dei birrifici locali.

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Il Rifugio Serot è stato completamente ristrutturato, ma abbiamo scelto di non snaturare il suo stile autentico.
Non è un albergo: qui trovi ancora le porte originali con le vecchie serrature in ferro, i pavimenti e i soffitti di un tempo e quell’atmosfera sincera di montagna che volevamo preservare.

Abbiamo aggiunto solo il comfort essenziale che serve per vivere anche soggiorni lunghi senza rinunciare alla semplicità.
Un tempo c’era un solo bagno e l’acqua gelida — roba da montanari duri e puri — oggi invece ogni camera ha ciò che serve per sentirsi a proprio agio, senza trasformare il rifugio in un hotel anonimo.

Arif

Al rifugio troverete anche Arif, il nostro tuttofare bangladino: sempre col sorriso, si prenderà cura delle vostre camere e di ogni piccolo dettaglio che serve per farvi stare bene.

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Vecchia mulattiera fino alla Panarotta
Per chi ama camminare “fuori dal coro”, una vecchia mulattiera può portarti verso la Panarotta: un percorso che recupera antichi passi e tracce di montagna autentica.

Giro dei 7 laghi
Un’escursione impegnativa, ma capace di regalare panorami indimenticabili: laghi alpini, vette vicine, silenzi e grandi emozioni.

Le tre malghe vicine
Vicino al rifugio ci sono malghe raggiungibili con piacevoli cammini: luoghi dove si può assistere alla mungitura tradizionale e vedere come il latte diventa burro e formaggio.
Assaggiare la ricotta ancora calda e adottare una mucca.

Vivere la montagna giorno dopo giorno
Escursioni al tramonto, camminate leggere, momenti di contemplazione, albe e notti stellate lontane dal caos.
In inverno, ciaspolate notturne con guida alpina o uscite con sci d’alpinismo completano il panorama dell’offerta montana.

Arte Sella (Borgo Valsugana)
Un museo a cielo aperto immerso nei boschi: da anni artisti internazionali realizzano opere con materiali naturali che dialogano con il paesaggio. Ogni stagione veste il luogo con luci e colori diversi: una visita non è mai uguale a un’altra.

Levico Terme & il lago di Levico
Levico è famosa per le sue acque termali, il borgo elegante e il lago che invita a passeggiate, relax e momenti contemplativi. Il lago di Levico, affiancato da boschi e colline, è ideale anche per pedalate, giri in barca o un bagno rinfrescante in estate. In inverno il parco Asburgico ospita anche i famosi mercatini di Natale dove diamo presenti anche noi.

Lago di Caldonazzo
Vicino a Levico, il lago di Caldonazzo è uno specchio d’acqua amato da chi cerca svago acquatico, attività in riva, sport e momenti di relax.

Il Drago Vaia / Il Drago Alato
Questa scultura monumentale in legno (il Drago Vaia Regeneration) è nata dalle ceneri dell’opera originaria, con legno carbonizzato come segno di memoria e rinascita.
Si può raggiungere tramite il Sentiero del Drago da Gionghi, in un percorso tematico di circa 2,5 km, adatto anche alle famiglie.